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Torneo regionale di calcetto

E’ finalmente arrivato il giorno atteso da tutti gli arbitri del Friuli-Venezia Giulia: sabato 11 giugno si è svolto il torneo regionale di calcetto dedicato ai fischietti, che quest’anno non è stato solamente un momento di festa per il termine della stagione sportiva, ma anche l’occasione per trasmettere a tutti i presenti, e in particolare ai giovani, un forte messaggio morale legato alla commemorazione dei terremoti avvenuti quaranta anni fa nella nostra regione.

Questo messaggio è riassunto con grande efficacia dal motto scelto per la competizione, “non è forte chi non cade, ma chi trova la forza di rialzarsi”, frase che riassume quanto accaduto in Friuli dopo i sismi del 1976. Nonostante la catastrofe, gli abitanti delle località colpite hanno saputo dimostrare con opere e gesti concreti tutta la loro forza d’animo e la loro voglia di rinascere; allo stesso modo tutti noi dovremmo rispondere con determinazione e grinta alle sventure che ci capitano durante la vita, ricordandoci sempre che ciò che veramente conta non è quanto in basso cadiamo, ma quanta energia ci mettiamo per risalire. Anche l’impianto scelto per lo svolgimento del torneo, il Centro Sociale l’ASeR di Gemona, è stato costruito tenendo conto di questo messaggio: sorto su una collina artificiale creata con le macerie causate dal sisma e provenienti da varie località, esso simboleggia la volontà dimostrata da una comunità ferita di ricompattarsi e ricominciare a vivere soprattutto a livello collettivo e grazie a uno sport capace di coinvolgere ed emozionare come nessun altro, il calcio. Sfortunatamente il maltempo e le forti piogge avevano reso impraticabile il campo sito in Gemona alta e costretto la Sezione di Tolmezzo a spostare tutti gli incontri nell’impianto coperto dello Sporting 2001. Il clima avverso non ha comunque rovinato la giornata agli arbitri, che hanno trascorso un sabato pomeriggio divertendosi e assistendo assieme a incontri molto avvincenti. Una volta terminate le partite e decretata la squadra vincitrice, tutti i partecipanti si sono trasferiti al Centro Sociale dell’ASeR. per cenare e assistere alla cerimonia di premiazione. E’ stato questo il momento in cui hanno preso la parola, oltre a Nicola Forgiarini, presidente sezionale, e a Massimo della Siega, presidente del CRA, anche Alberto Zaroli, componente del Comitato Nazionale, che il giorno successivo al torneo ha visitato le città di Gemona e Venzone per vedere in prima persona l’opera della ricostruzione, Sergio Urbani, rappresentante del Centro Sociale dell’ASeR. e Andrea Canci, arbitro e rappresentante del comune di Gemona. Nei loro discorsi sono stati prima ringraziati tutti gli associati che, contribuendo all’organizzazione del torneo e arbitrando le varie partite, hanno reso possibile questa giornata di festa, e in seguito sono anche stati ricordati i disastrosi avvenimenti del 1976, che hanno sì messo in ginocchio una gran parte della nostra regione, ma hanno anche permesso ai Friulani di fornire una prova concreta e decisa del fatto che “non è forte chi non cade, ma chi trova la forza di rialzarsi”. Terminati questi interventi si è passato alla vera e propria fase di premiazione: è stato consegnato un riconoscimento agli ospiti presenti, alle organizzazioni che hanno aiutato la realizzazione del torneo e alle sezioni partecipanti, tra le quali spiccano Trieste, terza classificata, gli ospiti di Finale Emilia, al secondo posto, e i ragazzi di Pordenone, vincitori assoluti del torneo.